lunedì 26 giugno 2017

INSUFFICIENZA DELLA VALVOLA MITRALE: Una patologia cardiaca con nuove conoscenze per la terapia


... si dice che il fiume non torna mai indietro...
Eppure nel caso dell' insufficienza della valvola mitralica questo può ritornare ...
Ed è proprio quel che si verifica nella circolazione cardiaca a livello della “mitrale”, la valvola che nella parte sinistra del cuore separa l’atrio dal ventricolo. In condizioni normali, il sistema valvolare grazie ai suoi lembi che si aprono e chiudono permette al sangue di passare dall’atrio al ventricolo, solo in un senso. Ma se la valvola subisce alterazioni, il sangue cambia rotta. E torna indietro. In quantità variabile (a seconda della gravità della malattia) e in direzione opposta al senso di marcia. Il guaio è ancor più serio per chi già è affetto da scompenso cardiaco (quando il miocardio fa fatica a pompare il sangue nei vari organi e tessuti). In Italia ne soffre quasi un milione di persone. E, dagli ultimi dati, l’80% dei pazienti ha problemi alla valvola mitralica. Per correggerli si ricorre sempre più spesso ai cosiddetti interventi percutanei mininvasivi, mirati alla sostituzione o alla “riparazione” della valvola, procedure che si effettuano in un laboratorio di Emodinamica. Inoltre la correzione chirurgica in minitoracotomia non è esclusa. Ovviamente i casi vanno valutati dal cardiologo per selezionare la terapia personalizzata ottimale. Un altra componente da prendere in considerazione è la sottostima della disfunzione funzionale della valvola mitrale e la disparità nelle prestazioni al livello nazionale. Quindi, si consiglia valutazione attenta del paziente, la concomitanza con un scompenso cardiaco o meno e la valutazione chirurgica per escludere i pazienti ad alto rischio chirurgico che possono usufruire dalla correzione meno invasiva come quella percutanea.

Un caro saluto a tutti

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