venerdì 30 novembre 2018

Test dell` atropina nei pazienti con disfunzione del nodo senoatriale.


Questa presentazione contiene i dati più recenti riguardo l' uso del test all' #atropina per la discriminazione di pazienti con malattia aritmica atriale e sospetta disfunzione del #nodo senoatriale. A mio avviso ed anche dalla mia esperienza personale può essere utile per escludere i pazienti con risposta cronotropa normale (una specificità abbastanza alta) che peraltro non possono essere sottoposti a test da sforzo o altro per una valutazione appropriata. I candidati ideali sarebbero pazienti di età maggiore a 75 anni con sintomatologia fugace e non specifica ai quali non si può risalire ad un interpretazione univoca dei sintomi e prima di ricorrere all' impianto a un loop recorder. In ogni caso è un test semplice, bedside, non costoso e molto ben tollerato dai pazienti. Il resto viene ben descritto nella presentazione.




Sono veramente molto contento per il risultato internazionale raggiunto. Le visite e la lettura della presentazione ha raggiunto 1200 persone tutte specializzate e formate sul campo delle aritmie. Veramente un bel traguardo.

 

venerdì 23 novembre 2018

COS' E UN ECOCARDIOGRAMMA


martedì 20 novembre 2018

CARDIOPATIE E CANCRO MAMMARIO. UN BINOMIO DELETERIO PER LA SALUTE DELLA DONNA

LO SAPEVATE CHE LA PRESENZA DEL CARCINOMA MAMMARIO SI ASSOCIA A CARDIOPATIE NELLA DONNA?
Ebbene si è proprio cosi. ora vi racconto come stanno le cose:
Tra le neoplasie sviluppate dalla donna la più frequente riguarda il carcinoma mammario. E` vero che ci sono vari fattori che influenzano la comparsa di cardiopatie di vario tipo nelle pazienti sopravvissute dal K mammario. Questi possono essere dovuti sia agli effetti avversi della chemioterapia, alla predisposizione genetica (eventuali mutazioni geniche presenti)  ma anche ad altri fattori concomitanti alla neoplasia stessa.
Nella figura sottostante si descrivono alcune associazioni di vari fattori


Quelle pazienti che presentano fattori concomitanti sono più propense a sviluppare anche la malattia coronarica. Ma poichè dalla diagnosi della neoplasia mammaria fino allo sviluppo di fattori predisponenti per una patologia cardiovascolare c' è un intervallo di tempo di circa 5-7 anni ecco che allora si possono intraprendere strategie preventive e/o terapeutiche tali da interrompere il circuito patologico deleterio.
Esiste però un effetto sfavorevole anche della terapia oncologica sul cuore. Per cui gli schemi chemoterapici e la radioterapia potrebbero influenzare negativamente la funzione sistolica del cuore avendo come risultato la comparsa dello scompenso cardiaco (v. figura sottostante)

Atri fattori concomitanti tra cardiopatie e carcinoma mammario (v. figura sottostante.

 

Come potete capire il monitoraggio dei fattori di rischio cardiovascolare e dell' effetto delle terapie oncologiche costituiscono una strategia, molte volte vincente, nella prevenzione di questo circuito patologico sfavorevole, evitando peggioramento delle comorbidità e dell' esito finale della strategia terapeutica.
Per quelli che vorrebbero approfondire vi allego il link della pubblicazione

Allego inoltre anche i 10 punti per la prevenzione dello sviluppo di cardiopatie nella donna sopravvissuta dal carcinome mammario. per visualizzarli clicca qui.

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domenica 11 novembre 2018

Progetto: Prevenzione dell` ICTUS CEREBRALE in collaborazione col LIONS Club FVF

 

 

L` obiettivo la Prevenzione

La Fibrillazione Atriale è un importante fattore di rischio e comporta un aumento del rischio di ICTUS di 5 volte rispetto alla popolazione generale. Con l’invecchiamento della popolazione, il peso a livello globale dell’ICTUS correlato a Fibrillazione Atriale continuerà ad aumentare. La prevalenza di ICTUS nei pazienti di età superiore ai 70 anni affetti da Fibrillazione Atriale raddoppia ogni dieci anni.  Inoltre, gli ICTUS correlati a Fibrillazione Atriale sono associati ad esiti più gravi rispetto agli ICTUS non correlati a Fibrillazione Atriale. Il trattamento della Fibrillazione Atriale mira a ridurre i sintomi e il rischio di gravi complicanze ad essa associate, come l’ICTUS. 

La terapia di base per la riduzione del rischio di ICTUS correlato a Fibrillazione Atriale è la terapia anticoagulante orale (OAC). Inoltre, gli approcci non farmacologici, come la chiusura dell’auricola sinistra (LAA), offrono un’alternativa terapeutica, per esempio ai pazienti con Fibrillazione Atriale non valvolare che necessitano di un trattamento per la possibile formazione di trombi nella LAA e che sono controindicati alla terapia con anticoagulanti orali.

 Lo screening per la fibrillazione atriale non diagnosticata è probabilmente una delle principali strade da intraprendere per migliorare la prevenzione dell’ICTUS nella Fibrillazione Atriale e per migliorare sopravvivenza, la funzione sociale e la vita dei pazienti.

Le dieci regole per prevenire la Fibrillazione Atriale

  1. Evitare obesità e sovrappeso
  2. Evitare l’abuso di alcool
  3. Abolire il fumo di sigaretta
  4. Svolgere un’attività fisica e sportiva moderata, evitando gli eccessi
  5. Tenere sotto controllo la Pressione Arteriosa (consigliabile l’utilizzo di  misuratori validati per evidenziare possibile presenza di Fibrillazione Atriale) e curare l’Ipertensione
  6. Tenere sotto controllo la glicemia e curare il diabete
  7. Curare le apnee ostruttive nel sonno
  8. Dopo i 65 anni prestare attenzione al rilievo del polso in occasione di visite mediche
  9. Eseguire un elettrocardiogramma in caso di riscontro di polso irregolare
  10. Dopo i 50 anni, in caso di familiarità per Fibrillazione Atriale sottoporsi a visita cardiologica.

E noto che in un terzo dei pazienti affetti da Fibrillazione Atriale è asintomatica: trattandosi di una forma di aritmia particolarmente insidiosa, una diagnosi ritardata o uno screening poco efficace possono avere conseguenze nefaste. Nella direzione di prevenzione l` iniziativa del LIONS CLUB FAENZA VALLI FAENTINE che porta avanti  una campagna di riconoscimento precoce della fibrillazione atriale dal titolo. “Previeni l` Ictus, ascola il tuo cuore”, con lo scopo di prevenire l’ICTUS individuando una Fibrillazione Atriale silente. L’utilizzo di un dispositivo, sfruttando la tecnica dell` oscillometria permette la diagnosi di Fibrillazione Atriale in pazienti asintomatici che sono stati subito sottoposti ad una terapia con anticoagulante, eliminando il rischio di un evento ischemico cerebrale che sappiamo cosa comporta nella vita di una persona che ne rimane colpito e nella vita dei suoi familiari.

 

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