COSA SI INTENDE
PER COLPO DI CALORE?
ll colpo di calore, anche chiamato “ipertermia”, è una condizione patologica dell’organismo
che si verifica in seguito all’esposizione prolungata a particolari
condizioni climatiche tipiche dei mesi caldi dell’anno, che sono:
- alta temperatura dell’aria, la quale innalza la temperatura del
soggetto;
- alta umidità, che impedendo la corretta
sudorazione impedisce l’abbassamento della temperatura
corporea (l’organismo cioè assorbe più calore di quanto riesce a
cederne all’esterno con la sudorazione).
DA COSA È
PROVOCATO?
Le condizioni che possono causare
questa complicazione sono tre:
- temperatura
elevata;
- alto
tasso di umidità;
- scarsa
aerazione.
La causa principale del colpo di
calore è quindi la combinazione di caldo e umidità
Questi fattori possono
determinare il colpo di calore, specie nei soggetti a rischio (bambini,
anziani, soggetti disidratati, cardiopatici, persone sottoposte a sforzi
fisici intensi).
COME SI
PRESENTA, QUALI SONO I SINTOMI?
I sintomi che caratterizzano un
colpo di calore sono diversi e possono manifestarsi con più o meno
intensità:
- nausea;
- mal di
testa;
- aumento
della temperatura corporea;
- crampi;
- sincopi
(svenimenti);
- nei casi più gravi, disturbi della coscienza.
Inoltre se l'esposizione ai
raggi solari è diretta, si può manifestare anche il colpo di sole con
possibili ustioni di primo o secondo grado. Per saperne di più clicca qui
QUANTO DURA?
È impossibile dare una risposta
univoca a questa domanda, dal momento che la durata dei sintomi dipende
dalla gravità dell’insolazione e da molti altri fattori, come età e stato
di salute generale del paziente.
Una lieve insolazione può essere
grave e duratura in un anziano diabetico/cardiopatico o in un neonato, come una
insolazione più grave può avere prognosi migliore se il soggetto è giovane ed
in perfetta salute.
Ad ogni modo, generalmente i
tempi di recupero da un colpo di calore sono di 24/48 ore con remissione
completa ed assenza di danni gravi, tuttavia nei casi più severi i tempi di recupero
possono essere più lunghi (anche molto più lunghi, ad esempio settimane) e
comportare la presenza di danni permanenti ed invalidanti (ad esempio
cerebrali, se il cervello è stato esposto a temperature estreme troppo a lungo)
o di rabdomiolisi (rottura delle cellule muscolari).
COSA BISOGNA
FARE QUANDO SI PRESENTA?
Portare il soggetto colpito in un
ambiente ombreggiato e areato è la prima mossa.
Se manifesta segni di mancamento,
è necessario porlo a terra sdraiato con le gambe più sollevate rispetto
al corpo e somministrare liquidi non troppo freddi a piccoli sorsi.
In caso di comparsa di febbre
superiore ai 38° somministrare un antipiretico, quale il paracetamolo o
l'ibuprofene solo sotto controllo medico.
Se non migliora, o in presenza di
disturbi della coscienza, è necessario recarsi al più vicino Pronto Soccorso.
COSA NON BISOGNA FARE?
- Non somministrare alcool (vino, birra…) o caffeina, per
combattere la disidratazione: il loro effetto diuretico andrebbe solo
a peggiorare la situazione;
- evitare massaggi o frizioni con alcool, sempre per via della
disidratazione che inducono;
- evitare
raffreddamenti troppo bruschi;
- non somministrare farmaci antipiretici, per esempio aspirina o
tachipirina (paracetamolo), a meno che non sia un medico a farlo.
Importante: se il soggetto è a rischio (bambini, anziani, persone disidratate,
cardiopatici) o ha perso i sensi, non perdere tempo e chiamare
immediatamente il numero unico per le emergenze per ricevere soccorso
medico.
Non sottovalutare un colpo di
calore!
COME PREVENIRE
IL COLPO DI CALORE?
Per evitare i colpi di calore
devono essere messi in atto alcuni provvedimenti:
- evitare di uscire e/o praticare attività fisica o sportiva nelle ore
più calde;
- non esporsi mai al sole negli orari più a rischio (dalle 11 alle 16);
- aumentare la ventilazione dell'ambiente,
eventualmente utilizzando un ventilatore, è possibile utilizzare
anche il condizionatore, avendo cura di tenere una temperatura ambientale
di 23-24° e cercando di non passare continuamente da ambienti più caldi ad
altri più freschi o viceversa - è importante utilizzare la funzione
deumidificazione;
- indossare indumenti leggeri (preferibilmente di lino o cotone), che
permettano una maggiore traspirazione;
- preferire colori chiari dei vestiti che respingono i raggi solari;
- esporsi con prudenza al sole diretto, l'esposizione deve avvenire
in maniera graduale;
- non dimenticare di utilizzare sempre creme solari ad alta
protezione: un'esposizione non protetta può causare eritemi solari o
ustioni, e creare danni irreversibili alla pelle;
- bagnare spesso la testa e rinfrescare tutto il corpo con una doccia o
con un bagno;
- aumentare l'apporto idrico per reintegrare i liquidi
persi tramite la sudorazione: in caso di caldo intenso possono essere
utili anche le bevande che contengono sali minerali;
- privilegiare una dieta ricca di frutta e verdura.