DIETA MEDITERRANEA
Le regole base della dieta mediterranea sono:
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sostituire il sale con le spezie
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mangiare verdura a pranzo e a cena
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mangiare frutta secca o frutta fresca come spuntino
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mangiare almeno due volte a settimana legumi e uova
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mangiare carne bianca o pesce 3 volte a settimana, sostituendo la carne rossa dalla dieta
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usare l’olio al posto del burro
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limitare il consumo dei formaggi
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evitare, nei limiti del possibile, di usare cibi precotti o junk food in genere
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consumare poco alcolico, al massimo un paio di bicchieri di vino rosso al giorno
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bere acqua, almeno 2 litri al giorno per permettere al corpo di espellere tossine e zuccheri
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rispettare le porzioni, senza abbondare, per mantenere le giuste calorie
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consumare una porzione al giorno di pasta o pane, meglio se integrali, come carboidrati
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mangiare uno yogurt magro al giorno per i fermenti lattici
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limitare il consumo dei dolci
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fare 5 pasti al giorno, i tre principali e due spuntini, uno la mattina e uno il pomeriggio
ALIMENTAZIONE : linee generali da seguire
Non c’è una dieta ad hoc in caso di convalescenza da malattia cardiaca, ma esistono invece delle buone regole alimentari, da mettere in pratica con regolarità e costanza, che aiutano a proteggere o a controllare il rischio di malattia. Specie per chi è reduce da una patologia cardiaca, le linee guida raccomandano di impostare una dieta che assicuri un corretto apporto di grassi, proteine, carboidrati e che elimini soprattutto le bevande alcoliche.
Per mantenere il cuore in salute è bene:
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In caso di sovrappeso e/o obesità (circonferenza addominale superiore a 88 cm per le donne e 102 per gli uomini) impostare con il medico curante o con uno specialista una dieta a basso contenuto calorico (se si ha bisogno utile effettuare consulenza nutrizionistica).
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Ridurre il consumo di sale. Questo significa fare attenzione non aggiungere sale alle pietanze (o limitarsi ad impiegarne al massimo 3-5 gr al giorno) già cotte e a quello già presente all’interno dei prodotti industriali, ma anche a tutte quelle sostanze che dietro altri nomi – glutammato di sodio (ingrediente principale dei dadi da brodo), benzoato di sodio (presente nelle salse, nei condimenti e nelle margarine), citrato di sodio (esaltante di sapore dei dolci, gelatine e bevande) - mascherano un ulteriore contenuto di sodio (sale).
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Consumare con parsimonia pane e prodotti da forno (biscotti, crackers, merendine, cornetti e cereali da prima colazione) che sono una fonte importante di sale quotidianamente presente sulla tavola.
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Evitare alimenti conservati sotto sale o sott’olio, precotti o preconfezionati e salse (come la maionese).
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Abolire (o limitare al massimo) le bevande zuccherate, gli alcolici e superalcolici.
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Prediligere condimenti semplici, come sughi di pomodoro o alle verdure per la pasta, e brodo vegetale per risotti, pasta o riso.
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Preferire cotture al vapore, ai ferri, alla griglia e al cartoccio per carni e pesci; a lesso, al vapore o al forno per le verdure. Evitare in ogni modo le fritture.
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Se si è in terapia con anticoagulanti potrebbe esservi consigliato di prestare attenzione agli alimenti ricchi di vitamina K (broccolo, cavolo, verza, crauti, cavolfiore, lattuga, insalate, cavolini di Bruxelles, soia, maionese, fegato bovino, tè verde, lenticchie, spinaci, prezzemolo).
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Questo perchè la vitamina K svolge una blanda azione anticoagulante che si potrebbe sommare a quella dei farmaci. In ogni caso è fortemente consigliato, prima di ridurre o eliminare degli alimenti dalla dieta, consultare il medico curante.
QUALI LE FREQUENZE SETTIMANALI DI ALCUNI ALIMENTI
Non solo qualità del cibo, ma anche quantità corrette: è la seconda regola per nutrire correttamente il cuore.
Ecco i consigli come emergono da varie linee guida di associazioni scientifiche:
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Ridurre gli insaccati e carni lavorate (mortadella, salame, salsicce, wurstel, prosciutti, bresaola...) a non più di 1 volta alla settimana.
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Se si mangia carne, privilegiare le carni bianche (pollo, tacchino, coniglio) e limitare quelle rosse ad 1-2 porzioni da 100 g a settimana.
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Incrementare il consumo di pesce a 3-4 volte la settimana, con preferenza di pesce azzurro ad alto contenuto di acidi grassi Omega3 che inibiscono l’aggregazione piastrinica.
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prestare attenzione al consumo di uova, che in generale per una persona sana non dovrebbe superare le 4 uova a settimana (comprese quelle presenti in alimenti preparati).
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Preferire i grassi di origine vegetale, quali l’olio extra vergine di oliva, evitando il più possibile quelli animali (burro, lardo, strutto, panna).
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Scegliere latte e yogurt scremati o parzialmente scremati.
CORRETTO STILE DI VITA
Accanto alle regole di buona alimentazione, non va trascurato un corretto stile di vita che prevede:
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attività fisica, da definire con il medico curate e/o lo specialista, facendo particolare attenzione a un programma graduale nelle 3-6 settimane successive alla dimissione dopo un episodio cardiaco, o anche in maniera preventiva e alla presenza di concomitanti patologie. Resta fondamentale camminare almeno mezz'ora al giorno a passo moderato.
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Eliminare il fumo.
- BIBLIOGRAFIA CONSULTABILE
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