CHE COS’È L'APNEA NEL SONNO?
L'apnea nel sonno è l'interruzione dell'attività respiratoria regolare di una persona quando dorme. Quando il fenomeno è frequente si sviluppa una sindrome detta SINDROME DELLE APNEE NEL SONNO che è una patologia caratterizzata da un insieme di sintomi e disturbi che sono provocati dalle ricorrenti interruzioni della respirazione durante il sonno. I disturbi provocati dalle apnee possono verificarsi durante il sonno (il soggetto si sveglia o comunque dorme male), al risveglio o durante il giorno (cefalea, sensazione di non aver riposato bene, sonnolenza diurna involontaria), e a lungo termine (sviluppo di ipertensione arteriosa, malattie cardiovascolari e cerebrovascolari, insufficienza respiratoria, disturbi metabolici, aumentata frequenza incidenti sul lavoro o della strada).
La suddetta sindrome inoltre si accompagna spesso con vari sintomi cardiovascolari e della funzione dei fattori della coagulazione come:
Attivazione Orto-Simpatica (del Sistema Nervoso Simpatico)
Vascocostrizione
Tachicardia
Aumento catecolamine circolanti
Disfunzione Endoteliale
Aumentati livelli di Endotelina possono contribuire a sostenere la vasocostrizione periferica
Stress Ossidativo Vascolare
Produzione di radicali liberi per danno da ipossia-reossigenazione
Infiammazione
Aumento PCR
Aumentata attività protrombotica
Fattore VIIc, Fibrinogeno, attività piastrinica, viscosità ematica
Vascocostrizione
Tachicardia
Aumento catecolamine circolanti
Disfunzione Endoteliale
Aumentati livelli di Endotelina possono contribuire a sostenere la vasocostrizione periferica
Stress Ossidativo Vascolare
Produzione di radicali liberi per danno da ipossia-reossigenazione
Infiammazione
Aumento PCR
Aumentata attività protrombotica
Fattore VIIc, Fibrinogeno, attività piastrinica, viscosità ematica
La terapia principale in questi casi e l` applicazione di una maschera che copre naso e bocca durante le ore notturne che si chiama CPAP. In questo modo si evitano le frequenti desaturazioni dell` ossigeno nel sangue (diminuita concentrazione dell` O2 che aggrava la sonnolenza evitando anche le apnee). La domanda posta dai ricercatori nel passato era se questo trattamento potesse avere risultati favorevoli anche a carico dei sintomi cardiovascolari.
Da un recente studio presentato all` ultimo congresso della Societa Europea di Cardiologia a Roma alcuni giorni fa (Agosto 2016) (clicca per approfondire) il suddetto intervento non riduce in alcun modo la sintomatologia cardiovascolare per cui i pazienti con apnee notturne vanno sempre seguiti dal loro cardiologo di fiducia per la prevenzione e/o la cura dei sintomi e le comorbidita cardiovascolari.
Nessun commento:
Posta un commento