giovedì 27 dicembre 2018

SINDROME DELLE APNEE NOTTURNE E FIBRILLAZIONE ATRIALE

LO SAPEVATE CHE LA SINDROME DELLE APNEE NOTTURNE E ASSOCIATA AD ARITMIE E MOLTE VOLTE POSSONO SVILUPPARE UN ICTUS? EBBENE SI E PROPRIO COSI. Come molti di voi sapete uno dei più comuni disturbi del sonno è la sindrome delle apnee notturne. Questa condizione si caratterizza per le frequenti interruzioni del sonno dovute all’ostruzione delle alte vie aeree: questa sisuazione determina riduzione della quantità di ossigeno nel sangue, aumento dell’anidride carbonica che non viene eliminata come dovrebbe, continui cambiamenti delle pressioni del torace,  il soggetto colpito respira male e va in apnea e può capitare che si svegli senza rendersene conto. Il sonno non è ristoratore e pregiudica la qualità di vita della persona. Queste condizioni, presenti nella maggior parte dei casi per anni, determinerebbero da una parte la dilatazione dell’atrio sinistro, dall’altra un’alterata attivazione del sistema nervoso favorendo l’insorgenza di fibrillazione atriale (leggi anche questo). 

Definizioni degli eventi durante OSAS
Inoltre ricordiamo che per lo più i pazienti OSAS sono pazienti obesi e diabetici e l’obesità a sua volta è associata allo sviluppo di aritmie». Da studi clinici inoltre è stato dimostrato che la presenza di OSAS aumenta di 2-4 volte il rischio di sviluppare FA e che i pazienti con FA presentano una elevata prevalenza di OSAS, compresa fra il 10% ed il 60%). Sebbene OSAS e FA condividano numerosi fattori di rischio, in particolari età avanzata, ipertensione, obesità, diabete mellito e cardiopatie strutturali, esiste anche una correlazione fisiopatologica sia elettrofisiologica che strutturale, fra le due patologie. Ricordo inoltre che la comparsa di fibrillazione atriale predispone ad ICTUS cerebrale che va assolutamente evitato. 

Le Alterazioni del riempimento diastolico del ventricolo sinistro rispetto ai soggetti normali.

Allo stesso tempo la sindrome delle apnee notturne causa alterazioni emodinamiche all’ interno del cuore. Queste contribuiscono alla disfunzione diastolica del ventricolo sinistro, all’incremento della pressione di riempimento dell’atrio sinistro e della sua dilatazione tutti fattori che promuovono l’insorgenza di aritmia. Proprio il Ministero della Salute ha recentemente elaborato un documento sulla gestione della Sindrome delle apnee ostruttive del sonno e da poco approvato dalla Conferenza Stato-Regioni. 

Diagnosticare la sindrome il prima possibile è dunque fondamentale. Il come ve lo spiegherò in un altro articolo a breve.

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