...continuando il capitolo alimentazione nello scompenso cardiaco cercherò di fare il punto sull` importanza del mantenimento del peso corporeo corretto e sulla dieta da impostare in un paziente scompensato...
Il peso corporeo normalmente esprime l’equilibrio fra la quantità! di calorie introdotte con l’alimentazione e quelle consumate con l’attività! fisica. Qualora si sia in sovrappeso o addirittura obesi è necessaria una dieta mirata per avvicinarsi, quanto più possible, al peso forma. Il peso in eccesso infatti, nello scompenso cardiaco, aumenta il lavoro del cuore oltre a rendere il fabbisogno di “pillole” maggiore rendendo così più problematica una vita normale. Tuttavia l’aumento del peso, specialmente se rapido, può anche essere causato dall’accumulo di liquidi nei tessuti corporei quando l’efficienza del cuore viene meno e rappresenta pertanto un importantissimo segno che il cuore sta attraversando una fase di difficoltà e deve essere aiutato per evitare il rischio di uno scompenso acuto e la necessità di ricovero ospedaliero. A tal fine è fondamentale la misurazione giornaliera del peso corporeo ( possibilmente la mattina, sempre alla stessa ora, a digiuno ) e la sua annotazione sull’apposito diario che ogni paziente deve conservare . Un progressivo aumento del peso di circa mezzo kg al dì per diversi giorni consecutivi deve essere considerato un importante campanello d’allarme e deve essere tempestivamente segnalato al vostro curante. La dieta deve essere personalizzata in funzione della presenza o meno di altre patologie quali ad esempio il diabete, le dislipidemie o l’insufficienza epatica e renale e deve tendere , ove necessario, a riportare il peso verso quello ideale. Nella dieta dello scompensato deve tuttavia essere rivolta particolare attenzione all' uso eccessivo di sale ed optare alla sua drastica riduzione che tende a peggiorare il quadro di compenso, elevare la pressione arteriosa, e a contrastare molti farmaci quali ad esempio i diuretici. E’ quindi buona norma ridurre il sale sia durante la cottura che a tavola (non tenere il sale a tavola), sostituire il sale con spezie o utilizzare sostituti del sale a ridotto contenuto di sodio ( tipo novosal ). E’! necessario ridurre anche i cibi ricchi di sale: insaccati, salmone affumicato, formaggi stagionati, formaggini, patè di fegato, latte in polvere, alimenti in scatola, dado da cucina. Evitate di fare pasti abbondanti che rappresentano per il cuore uno sforzo eccessivo, frazionateli, tenetevi leggeri la sera e non coricatevi subito dopo la cena. Preferite bere acqua oligominerale riducendo il suo apporto (se non altrimenti specificato ) a non più di 1,5 litri die anche in funzione della stagione. L’uso di alcolici deve essere limitato, se non altrimenti controindicato ( come ad esempio nelle forme di scompenso da alcool o in corso di insufficienza epatica ) ad un bicchiere di vino ai pasti; l’uso di superalcolici deve essere assolutamente evitato.
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