martedì 27 settembre 2016

cosa sai dell` AMILOIDOSI CARDIACA? Stai con me che ti spiego...



L’amiloidosi cardiaca è un disturbo causato dai depositi di una proteina anomala (amiloide) nel tessuto cardiaco, che rendono difficile per il cuore lavorare correttamente.
CAUSE: L’amiloidosi si riferisce ad una famiglia di malattie in cui vi è una formazione di grumi di proteine chiamate amiloidi nei tessuti e organi. Queste proteine lentamente sostituiscono il tessuto normale, portando al fallimento degli organi coinvolti. Ci sono molte forme di amiloidosi.
L’amiloidosi cardiaca si verifica di solito durante l’amiloidosi primaria (tipo di amiloidosi AL), spesso vista in persone affette da mieloma multiplo. L’amiloidosi cardiaca ( o “sindrome del cuore duro”) si verifica quando i depositi di amiloide prendono il posto del muscolo cardiaco normale. E’ il tipo più tipico di cardiomiopatia restrittiva. L’amiloidosi cardiaca può influenzare il modo in segnali elettrici passano attraverso il cuore (sistema di conduzione). Questo può portare ad aritmie e disturbi della conduzione (blocco cardiaco).
Tra i SINTOMI quelli più frequenti sono : facile affaticamento, affanno, polso irregolare, edemi negli arti inferiori, problemi di respirazione anche quando si sta sdraiati, aritmie.
L` AMILOIDOSI E UNA MALATTIA CARDIACA CHE SI RISCONTRA IN MANIERA SEMPRE PIU FREQUENTE. GLI ULTIMI ANNI. LA DIAGNOSI PRECOCE PORTA AD UNA TERAPIA APPROPRIATA CHE RALLENTA LA SUA EVOLUZIONE.
Nel mio ospedale abbiamo la possibilita di diagnosticare con una alta accuratezza,  usando tecniche radioisotopiche, qs malattia ed offrire un monitoraggio adeguato nel tempo ai pazienti che hanno bisogno. 
Vi allego una foto del cuore di un paziente che ho avuto la fortuna di individuare precocemente qs tipo di malattia e prendere misure adeguate.
Un caro saluto a tutti !

sabato 3 settembre 2016

APNEE NOTTURNE E ALCUNE NOVITA RECENTI....

CHE COS’È L'APNEA NEL SONNO?

L'apnea nel sonno è l'interruzione dell'attività respiratoria regolare di una persona quando dorme. Quando il fenomeno è frequente si sviluppa una sindrome detta SINDROME DELLE APNEE NEL SONNO che è una patologia caratterizzata da un insieme di sintomi e disturbi che sono provocati dalle ricorrenti interruzioni della respirazione durante il sonno. I disturbi provocati dalle apnee possono verificarsi durante il sonno (il soggetto si sveglia o comunque dorme male), al risveglio o durante il giorno (cefalea, sensazione di non aver riposato bene, sonnolenza diurna involontaria), e a lungo termine (sviluppo di ipertensione arteriosa, malattie cardiovascolari e cerebrovascolari, insufficienza respiratoria, disturbi metabolici, aumentata frequenza incidenti sul lavoro o della strada).

La suddetta sindrome inoltre si accompagna spesso con vari sintomi cardiovascolari e della funzione dei fattori della coagulazione  come:

Attivazione Orto-Simpatica (del Sistema Nervoso Simpatico)
Vascocostrizione
Tachicardia
Aumento catecolamine circolanti
Disfunzione Endoteliale
Aumentati livelli di Endotelina possono contribuire a sostenere la vasocostrizione periferica
Stress Ossidativo Vascolare
Produzione di radicali liberi per danno da ipossia-reossigenazione
Infiammazione
Aumento PCR
Aumentata attività protrombotica
Fattore VIIc, Fibrinogeno, attività piastrinica, viscosità ematica

La terapia principale in questi casi e l` applicazione di una maschera che copre naso e bocca durante le ore notturne che si chiama CPAP. In questo modo si evitano le frequenti desaturazioni dell` ossigeno nel sangue (diminuita concentrazione dell` O2 che aggrava la sonnolenza evitando anche le apnee). La domanda posta dai ricercatori nel passato era se questo trattamento potesse avere risultati favorevoli anche a carico dei sintomi cardiovascolari. 
Da un recente studio presentato all` ultimo congresso della Societa Europea di Cardiologia a Roma alcuni giorni fa (Agosto 2016) (clicca per approfondire) il suddetto intervento non riduce in alcun modo la sintomatologia cardiovascolare per cui i pazienti con apnee notturne vanno sempre seguiti dal loro cardiologo di fiducia per la prevenzione e/o la cura dei sintomi e le comorbidita cardiovascolari.

lunedì 1 agosto 2016

Perche la glicemia deve essere sempre controllata?




Oggi vi presentero i risultati di uno studio eseguito a Oxford in cui si mette in evidenza l` importanza dei livelli di glucosio nel sangue. Sino a ns gg il #Diabete Mellito viene considerato il killer silente dato che si associa a moltissime patologie #cardiovascolari dall` infarto miocardico fino all` ictus cerebrale e l` arteriopatia obliterante periferica. Per cui l` obiettivo era di controllare i livelli di glucosio nei pz diabetici e contestualmente ridurre la comparsa di complicanze. Ma è proprio cosi o bisogna riconsiderare le cose in base alle nuove scoperte?


Bene, non tutto è come appare...Da uno studio pubblicato 2 gg fa sul JAMA (la rivista americana ad alto impatto scientifico) risulta che l’ oscillazione dei valori di glucosio, dentro i valori normali ed ovviamente sotto quelli considerati patologici , si associano con la comparsa di patologie cardiovascolari importanti come l’ ictus emorragico, ictus ischemico ecc...E come se non bastasse i ricercatori precisano che l’ incremento della glicemia di 18mg sopra i 79mg (che si considera un valore normale) si associa con un aumento di 10 volte  del rischio di complicanze cardiovascolari.
Un altra domanda interessante potrebbe essere questa. E meglio misurare la #glicemia a digiuno oppure anche qlla post prandiale è importante ai fini non solo diagnostici ma anche prognostici?
La risposta è contenuta in qs articolo: è importante anche qlla postprandiale perchè mentre qlla a digiuno può essere normale qlla post carico puo risultare elevata per cui l’ individuo viene considerato a più alto rischio e deve essere valutato più attentamente indagando ancora più a fondo.  
E utile a questo punto anche prevenire il diabete misurando ogni tanto anche la glicemia post carico se quella a digiuno è normale...
Un caro saluto a tutti voi !


domenica 24 luglio 2016

AGGIORNAMENTI...LAST MINUTE !


AGGIORNAMENTI CON IMPATTO PER IL PAZIENTE.

Aterosclerosi è un processo complesso il quale coinvolge moltissime sfacetatture tra le quali l' infiammazione , l' ipertensione arteriosa l' età del paziente, l' obesità , il diabete, la sindrome metabolica, le dislipidemie, il fumo dI sigaretta, la vita sedentaria, la compromissione del sistema immunitario, la disfunzione endoteliale vascolare, le disfunzioni ormonali, e le alterazioni del sistema coagulativo. La dislipidemia (colesterolo alto e/o trigliceridi) sono fattori di rischio per lo sviluppo della malattia coronarica, ictus cerebrale, della sindrome metabolica e della arteriopatia obliterante periferica. Come potete capire la diagnosi precoce e la terapia costituiscono i componenti chiave per la prevenzione della malattia aterosclerotica e lo sviluppo degli eventi cardiovascolari. La misurazione del colesterolo HDL rimane sino ad oggi un indice importante per la valutazione dell' individuo con problemi potenziali di sviluppo della malattia aterosclerotica.
Uno studio recente pubblicato sul Heart Lung and Circulation Journal di questo mese mette in evidenza il confronto dei vari indici per la prevenzione della malattia aterosclerotica e sottolinea come l' interazione tra le componenti e/o le frazioni del colesterolo interagiscono per lo sviluppo di eventi cardiovascolari da prevenire.
No mancare dunque, i soggetti predisposti appartenenti alle categorie sovraelencate , è molto utile consultare il loro medico di fiducia oppure il loro cardiologo in riguardo.
un caro saluto a tutti !



lunedì 18 luglio 2016

LESIONI CUTANEE E CARDIOPATIE.


Tante volte pazienti con malattie cardiache si manifestano con alterazioni cutanee. La paziente nell` immagine allegata per es. ha una malattia cutanea che si chiama lupus pernio, una lesione che è segno di una malattia infiammatoria sistemica come la sarcoidosi. Ovviamente questa tipologia di lesioni dovrebbero insospettire e costituiscono una guida per la corretta diagnosi di una compromissione cardiaca. I pazienti con lesioni cutanee °strane° dovrebbero rivolgersi al medico perchè molte volte queste possono associarsi a delle cardiopatie severe. L' approfondimento diagnostico è cruciale sia per il medico MMG che per il cardiologo in modo di prevenire l' estensione ed impostare la terapia adatta per ogni singolo paziente.



lunedì 4 luglio 2016

FIBRILLAZIONE ATRIALE: PERCHE ASSUMERE TERAPIA ANTICOAGULANTE?



La fibrillazione atriale è una forma di aritmia cardiaca dovuta alla stimolazione anomala o meglio caotica delle camere cardiache che si chiamano atri. Questi impulsi elettrici , i quali interferiscono col pacemaker naturale cardiaco, scaricano impulsi negli atri ad alte frequenze  col risultato la produzione di un ritmo irregolare e la contrazione inefficace delle camere superiori del cuore. Nello stesso tempo la conduzione degli stimoli elettrici nella parte bassa del cuore (i ventricoli) fanno contrarre il cuore in maniera asincrona, rapida e senza un ordine preciso come è nella sua natura.

Questa aritmia è altamente emboligena e necessita l' assunzione , da parte dei pazienti, di farmaci anticoagulanti per prevenire la comparsa di ictus. Uno studio recente, publicato l' altro ieri su una rivista scientifica americana, ha dimostrato che almeno il 30% dei pazienti con questo tipo di aritmia  non ha un trattamento ottimale per la prevenzione dell #ictus cerebrale. Il che significa che questi pazienti si espongono ad un elevato rischio di rimanere invalidi. Vorrei sollecitare tutti i pazienti che soffrono da questa aritmia cardiaca di rivolgersi al loro cardiologo di fiducia e discuttere assieme il problema di prevenzione dell' ictus cerebrale.
Ribadisco che la fibrillazione atriale e un aritmia altamente cardioembolica e le conseguenze da un ictus possono essere altamente invalidanti.



lunedì 13 giugno 2016

ANEURISMA ADDOMINALE. Cenni informativi.



Il termine Aneurisma dell' Aorta Addominale (AAA) indica una dilatazione dell' aorta addominale di dimensioni superiori ai 3 cm.  I principali fattori di rischio sono l' età superiore ai 65 anni, il sesso maschile, la storia riguardante il fumo, la familiarità , le coronaropatie, l' ipertensione, le vasculopatie periferiche e precedenti infarti miocardici. molto frequentemente la diagnosi è incidentale o per la presenza di una massa pulsante addominale ((osservazione clinica medica)  oppure dopo un esame ecografico dell' addome.  In USA le ultime linee guida aggiornate per lo screening dell AAA del 2014 consigliano un esame ecografico nei pazienti tra 65 a 75 anni con storia di fumo perchè questo approccio migliora i tassi di mortalità. Per il sesso femminile nella stessa fascia d' età con una storia di fumo le indicazioni non sono conclusive.

In base alle dimensioni dell' AAA i pazienti devono sottoporsi a controlli regolari oppure se il caso ad un intervento chirurgico. Per diametri superiori a 5.5cm l' indicazione primaria è il trattamento chirurgico a ciel aperto oppure mediante l' esclusione dell' AAA da un endoprotesi endovascolare. La modificazione dei fattori di rischio è utile. Il trattamento conservativo offre veramente poco. La rottura di AAA rappresenta un emergenza. Questa se avviene, si presenza di solito con dolore lancinante a livello addominale e/o il rachide, ipotensione. La rottura è associata ad alti tassi di martalità prima del ricovero del paziente in ospedale. In caso di rottura è indicato l' intervento chirurgico di urgenza , che risulta tuttavia associato a tassi di mortalità operatoria elevati.




Alcuni tipi di aneurismi addominali


Esclusione per via percutanea di un aneurisma addominale mediante posizionamento di uno stent endovascolare (endoprotesi a maglie biocompatibili di sostegno)




giovedì 2 giugno 2016

La cardiologia italiana pulsa a Rimini...

Da oggi i cardiologi italiani si riuniscono a Rimini per condividere i nuovi progressi avvenuti l` ultimo anno nella cardiologia mondiale. Ci sono moltissime aspettative per un congresso nazionale pieno di soddisfazioni e moltissime novità scientifiche. Temi scottanti le novità nelle sindromi coronariche acute, il trattamento interventistico delle patologie valvolari per via percutanea, le nuove linee guida per il trattamento delle varie patologie cardiache, le cardiopatie strutturali, il grande capitolo della morte improvvisa e come prevenirlo e molte altre.


un caro saluto a tutti voi 

lunedì 30 maggio 2016

AUTOMISURAZIONE DELLA PRESSIONE ARTERIOSA


Tenere sotto controllo la tua pressione arteriosa  vuol dire dire tenere sotto controllo il piu importantye fattore di rischio cardiovascolare, attualmente responsabile della piu elevata quota di mortalita, morbilita e disabilita nel mondo, l` ipertensione arteriosa.

Perche misurare  la pressione arteriosa a domicilio?

perche prima di tutto coinvolge il paziente nella gestione della propria condizione ipertensiva attraverso i suoi occhi e nello stesso tempo consente al medico avere un maggior numero di valori pressori che ovviamente hanno un indiscuttibile valore ai fini della diagnosi e della terapia da impostare. 
In secondo luogo la pressione misurata dal paziente rileva valori pressori dal vivere quotidiano e non dall` ambiente " estraneo " dello studio medico.


controindicazioni...
Non ci sono controindicazioni assolute all` automisurazione della pressione arteriosa. Consiglirei pero ai pazienti con aritmie (per es. la fibrillazione atriale) evitare l` automisurazione della PA perche puo risultare imprecisa. Inoltre ci sono alcune categorie di pazienti a cui l` automisurazione della PA potrebbe essere meno affidabile. Questi sono le donne in gravidanza , i bambini, i pazienti con problemi vascolari (come nella sindrome di Raynaud) oppure nei pazienti che soffrono di ictus o demenza.
Quante volte misurare la pressione in un giorno?
Si consiglia di musarare la PA due volte al mattino dopo il risveglio e prima di assumenre eventuale farmaci antiipertensivi e due volte alla sera prima di cena. Questo puo essere fatto almeno per sette giorni prima di una visita ,edicca programmata

Figura 1. Indicazioni per la misurazione della pressione arteriosa.


un` altra domanda che dobbiamo fare è : sono tutti gli apparecchi per l' automisurazione della pressione arteriosa uguali? 
La grande diffusione degli apparecchi elettronici è dovuta alla grande accuratezza con la quale rilevano la pressione arteriosa, alla facilità d' uso ed ai costi piuttosto contenuti. Sebbene tale metodica sia di facile esecuzione , nè il medico nè il paziente devono indulgere nella tentazione di usare apparecchi che, magari meno costosi, non siano validati da società scientifiche di riconosciuta eccelenza.

c`e differenza tra la misurazione della pressione arteriosa in un braccio o nell` altro ?

All` inizio e imporrtante che la pressione venga misurata ad entra,be le braccia per individuare eventuali differenze pressorie tra le due braccia. In genere c' sempre una piccola differenza di qualche millimetro  nel braccio dominante. Comunque la pressione va misurata nel braccio coi valori pressori piu elevati oppure nello stesso braccio sempre se non esistono differnze.









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Progetto: Prevenzione dell` ICTUS CEREBRALE in collaborazione col LIONS Club FVF

    L` obiettivo la Prevenzione La Fibrillazione Atriale è un importante fattore di rischio e comporta un aumento del rischio di ICTUS d...